Le Terre di Baronessa si estendono ad un’altitudine di 410 metri sul livello del mare, tra il fiume Sangro a valle e il Colle San Matteo a monte, nel Comune montano di Borrello. Si tratta dell’antico fondo di Pilo, acquistato nel 1560 dal nostro antenato Marsilio Tiberio, un lembo di terra incontaminato dove ancora oggi la natura si presenta nella sua espressione più autentica. Qui è facile incontrare daini, volpi, cinghiali, scoiattoli, ghiri, falchi, rettili e uccelli acquatici.
La nostra famiglia abita queste terre da secoli e qui sono trascorse le vacanze estive della nostra infanzia. A questo luogo sono legate le memorie dei giochi e degli affetti e per continuare ad alimentarle abbiamo cercato di fermarne l’immagine conservando la fisionomia dell’abitato e delle colture.
Il nome è un omaggio affettuoso alla nonna della proprietaria che qui ha vissuto rappresentando un punto di riferimento per tutti coloro che questo luogo hanno frequentato e amato. La struttura, che reinterpreta la semplice rusticità dell’antico casale dotandola di tutti i confort, si articola in tre unità autonome, completamente arredate in stile country, ciascuna sviluppata su un unico livello e dotata di riscaldamento autonomo, aria condizionata e impianto tv.
Il nucleo I Giardini di Lilia rientra nella tipologia della “casa vacanza”, ossia struttura ricettiva costituita da più unità abitative (minimo 3), composte da tre locali, completamenti arredati, dotati di servizi igienico sanitari e cucina autonoma. Servizi base offerti: fornitura di biancheria per il letto, per il bagno, stoviglie per la cucina, ferro da stiro. Periodo minimo di soggiorno: da un fine settimana a tre mesi.
Il Castrum romano di Juvanum
Il Teatro Sannitico e il santuario di Pietrabbondante
Le mura ciclopiche di Monte Pallano.
I resti dell’antica Tremula e la Badia di Santa Maria dello Spineto presso Quadri.
Castello di Roccascalegna
Antico borgo di Gessopalena
Pescocostanzo
Abbazia di San Giovanni in Venere
Abetina di Rosello (esempio unico in Europa)
Cascate del Verde-bosco di Montalto
Lecceta di Torino di Sangro (Riserva Naturale della Foce del Sangro)
La sagra del cuoco di Villa Santa Maria
La sagra del tartufo di Quadri
La zona immersa nel verde offre la possibilità di fare lunghe passeggiate a piedi fra gli innumerevoli sentieri che portano al fiume Sangro. Qui, nel periodo della pesca è possibile passare delle ore su una roccia in attesa che la “trota” abbocchi contemplando la fauna e la flora circostante tipica della vegetazione fluviale. È capitato più volte ad ignari pescatori di ritrovarsi faccia a faccia con gli innumerevoli cinghiali che affollano questi posti. Non a caso un’altra attività diffusa nel periodo fra dicembre e gennaio è la caccia al cinghiale. Se vi sentite dinamici e scattanti potete arrampicarvi con la vostra mountain bike verso i tornanti che portano ai paesi limitrofi (Fallo, Villa S. Maria, Quadri, Giuliopoli, Rosello, Colledimezzo, Bomba)….fino ad arrivare alle “mitiche” Cascate del Verde, poco conosciute fino ad un po’ di anni fa, ma che ora stanno diventando una tappa turistica obbligata. Se non avete voglia di cucinare, e non volete allontanarvi troppo dalla casetta, potete “gustare” un buon pranzetto nel vicino ristorante “il Nido delle Rondini” all’entrata di Fallo. Poco più avanti all’ingresso di Quadri si trova la struttura ricettiva delle “Cascate”.
Con l’autostrada A14 BOLOGNA-BARI: usciti a Val di Sangro si prosegue lungo la fondovalle Sangro direzione Castel di Sangro fino all’uscita Villa S. Maria (percorrere il viadotto che sovrasta Villa uscire alla prima uscita sulla sinistra, allo stop girare a sinistra e continuare lungo la strada provinciale in direzione Quadri).
Con l’autostrada Roma-Napoli: usciti a Caianello o San Vittore si passa per Venafro, proseguendo verso Castel di Sangro e la fondovalle Sangro uscita Sant’Angelo del Pesco- direzione Quadri – poi bivio di Fallo- superstrada prima uscita a sinistra per Villa S. Maria.
Con l’autostrada A25 ROMA-PESCARA: uscendo a Sulmona e proseguendo fino a Castel di Sangro per poi percorrere la stessa fondovalle fino alla prima uscita per Villa S. Maria.